giovedì 14 novembre 2013

Rendering 3D fotorealistico

Il processo di resa, basandosi su una scena 3D, crea un'immagine foto-realistica bidimensionale, simulando così un'effetto fotografico. Le ombreggiature delle scene sono ottenute geometricamente mediante l'illuminazione impostata, i materiali applicati ed il contesto ambientale prescelto.
Sono disponibili diverse impostazioni predefinite per effettuare un rendering, dal più basso livello di qualità, per una rapida anteprima, al più alto per una qualità da presentazione.

Iniziamo creando una scena 3D dal principio, procedendo passo passo fino al rendering:


Per realizzare i piedi del tavolino, creare una polilinea chiusa in un piano di riferimento UCS verticale rispetto al WCS; con l'estrusione otteniamo una parte della struttura che con le operazioni 2D, specchio, copia e ruota, possiamo avere un risultato completo in modo rapido ed infine con una semplice operazione booleana di unione dei solidi si avrà un elemento solido unico.

La parte superiore circolare è possibile realizzarla in due modi: il più semplice è mediante l'estrusione di un cerchio, oppure il più complesso con la rivoluzione di una polilinea chiusa in piano verticale, modellata a proprio piacere, permettendoci di ottenere maggiori dettagli come lo smusso del bordo.

Procediamo poi con il contesto, creando uno spaccato di stanza in sezione, dato che sarà l'angolo la scena interessata. 


Alla base un rettangolo per il pavimento, da estrudere in asse Z negativa, e per i due lati nord-est possiamo costruire una polilinea chiusa complanare.
Con il comando premi e trascina, variante rapida di estrudi, basterà cliccare all'interno dell'area da estrudere, specificando la direzione e l'altezza.


Utilizziamo adesso il comando Imprint (impronta) per realizzare l'apertura delle finestre, disegnando un rettangolo 2D nella superficie verticale preimpostando una nuova UCS.
Lanciare il comando è selezionare il solido 3D dove imprimere la figura, quindi selezionare l'oggetto per l'impronta e decidere se eliminare la sorgente oppure no, in questo caso il rettangolo.

Dopo aver creato le impronte per le aperture, utilizziamo il comando estrudi facce per rimuovere l'area all'interno del rettangolo procedendo come segue:




Selezionare la faccia da estrudere e invio;
Specificare l'altezza di estrusione: inserire il valore in negativo equivalente allo spessore del muro; qualunque sia la posizione del piano di riferimento con un valore negativo la direzione dell'estrusione andrà sempre all'interno del solido nel quale si trova la faccia selezionata, rimuovendo parte del solido al passaggio della proiezione. Al contrario se avessimo immesso un valore positivo la faccia sarebbe andata a sbalzo verso l'esterno.
Specificare angolo di rastremazione per l'estrusione: il valore deve corrispondere a 0, diversamente l'angolo di proiezione non sarà più retto ma se in positivo la rastremazione verrà effettuata verso l'interno rispetto all'oggetto base, mentre in negativo avverrà verso l'esterno.

Per la costruzione delle tende vediamo un esempio nell'immagine seguente:




il comando Spline crea curve uniformi che passano attraverso o vicino ai punti specificati. In questo modo si può improntare la forma di una tenda, duplicando la Spline con Offset e convertendo il tutto in una polilinea chiusa. Successivamente eseguire l'estrusione verso l'alto fino all'altezza desiderata.
Per realizzare le barre di supporto estrudere un cerchio disegnato nel relativo piano di riferimento ed aggiungere una sfera in testa come dettaglio decorativo.




Dopo aver concluso la modellazione passiamo all'applicazione dei materiali, impostando lo stile di visualizzazione realistico per una visione in tempo reale.
Per la finestra ho estruso un rettangolo ed applicato il materiale vetro trasparente riflettente.

Per realizzare un foto rendering è necessario creare la scena con una nuova inquadratura:





regolare per prima cosa la visuale preferita, con l'aiuto delle viste assonometriche predefinite e con gli strumenti orbita.
Dal comando Viste con nome aprire la finestra di dialogo gestione e creare una vista da Nuova.
Scegliere le impostazioni come in figura ed inserire un immagine come sfondo.
Selezionare ok e nella finestra gestione viste impostare la nuova vista come corrente ed applica. Ok per chiudere la finestra con la nuova vista salvata.

Inizializzare il Render:




da impostazioni di rendering avanzate è possibile definire la qualità del render o sceglierne una predefinita. La "presentazione" è la migliore per la pubblicazione.
Infine lanciare il comando render per avviare il processo di resa.




Al termine del Rendering sarà possibile salvare una copia della scena come immagine in vari formati, da file, salva.

sabato 2 novembre 2013

Editor dei Materiali

Aggiungendo materiali agli oggetti è possibile ottenere un effetto realistico tramite un processo di resa, conosciuto come rendering.
E' possibile utilizzare il browser dei materiali, con un'ampia libreria già disponibile, oppure l'editor per creare o modificare.

Per prima cosa rendiamo disponibile la toolbar Render per aprire la finestra browser:

dal Browser dei materiali possiamo scegliere il materiale più adatto all'oggetto, per applicarlo basta semplicemente trascinare il tipo selezionato direttamente sull'elemento, calice di vetro in questo caso.
Con lo "stile di visualizzazione realistico", invece del wireframe, possiamo vedere l'effetto del materiale in tempo reale, ma per un risultato effettivamente realistico sarà necessario il processo di resa.

venerdì 18 ottobre 2013

Solidi composti

Gli oggetti 3D composti o complessi, nascono da operazioni Booleane, pertanto dall'unione, sottrazione e l'intersezione di oggetti 3D.

Unione di due o più oggetti
Il comando unione consente di unire i volumi totali di duo o più oggetti:
lanciare il comando dopo aver interposto gli oggetti tra loro;
-Selezionare oggetti e invio.

Sottrazione di solidi
Il comando sottrai consente di rimuovere il volume condiviso dai solidi interposti:
-Selezionare gli oggetti da conservare, quindi premere invio;
-Selezionare gli oggetti da sottrarre, invio.

Intersezione del volume in comune
Il comando interseca consente di creare un solido composto dal volume condiviso da due o più solidi sovrapposti, eliminando le parti non sovrapposte:
-Selezionare oggetti e invio.

sabato 12 ottobre 2013

Solidi di ESTRUSIONE e RIVOLUZIONE

Questi esempi si basano tutti su figure bidimensionali chiuse e piane.

Quando si esegue l'estrusione o la rivoluzione, è possibile creare sia solidi che superfici. Utilizzando le curve aperte è possibile creare solo superfici, mentre le curve chiuse consentono di creare solidi o superfici.

Estrusione con altezza:
- eseguire il comando estrudi
- Selezionare oggetti da estrudere, invio
- Specificare altezza di estrusione: (valore), invio

Estrusione con traiettoria:
- eseguire il comando estrudi
- Selezionare oggetti da estrudere, invio
a questo punto, invece di specificare un altezza, digiteremo l'opzione T di traiettoria e     invio
- Specificare traiettoria di estrusione 





Rivoluzione:



Partendo dalla figura piana bidimensionale chiusa a forma di mezzo calice di vetro è possibile avere questo risultato, con il comando rivoluzione, in tre semplici passaggi:

- Selezionare oggetti di cui eseguire la rivoluzione, invio
- Specificare punto iniziale o definire asse
- Specificare angolo di rivoluzione: 360°, invio


solido di rivoluzione con materiale applicato effetto vetro
anteprima di rendering

U.C.S. Sistema di Coordinate Utente

Le U.C.S. Sistema di Coordinate Utente (creato dall'utente), invece di W.C.S. Sistema di Coordinate Globali utilizzate generalmente per il 2D, definisce il piano XY (piano di lavoro) e la direzione dell'asse Z per il disegno e la modellazione.
Controllare l'origine e l'orientamento dell'UCS per rendere il disegno più utile e complanare quando si specificano punti, immettendo coordinate con gli stessi strumenti di disegno 2D, modalità Orto e griglia.

Si definisce un nuovo UCS utilizzando uno, due o tre punti:

se si specifica un solo punto, l'origine dell'UCS corrente si sposta senza cambiare l'orientamento degli assi X, Y e Z;

se si specifica un secondo punto, l'UCS ruota intorno all'asse Z definendo una nuova direzione dell'asse X positivo;

se si specifica un terzo punto, l'UCS ruota intorno al nuovo asse X per definire la direzione dell'asse Y positivo sul piano XY.

I tre punti specificano: il punto di origine, un punto sull'asse X positivo e un punto sul piano XY positivo.

PIANI DI COSTRUZIONE:

Prima di creare un elemento 2D o 3D in un piano differente devo stabilire un nuovo sistema di riferimento, che abbia X e Y (il piano) parallelo alla figura da creare.
Utilizzare toolbar "UCS II" attivata precedentemente. Vedi area di lavoro 3D.



In questo esempio è stato creato un UCS con tre punti, impostando per comodità la visuale Sud-Est assonometrico.

Selezionare il comando per nuova UCS:
1) Specificare origine UCS
2) Specificare punto sull'asse X
3) Specificare punto sul piano XY (asse Y)

Per salvare un UCS, dal comando gestisci, apparirà una finestra con un elenco dove basterà assegnare un nome all'ultima "anonima" che verrà automaticamente conservata. 
Sempre dalla finestra gestisci, possiamo richiamare altre UCS salvate precedentemente oppure ritornare a quella globale.

venerdì 27 settembre 2013

Area di lavoro 3D

Prima di iniziare la modellazione 3D è bene ottimizzare l'area di lavoro con gli strumenti necessari a rendere le operazioni più rapide.
Oltre le principali barre degli strumenti standard è possibile aggiungere quelle dedicate, necessarie per la progettazione tridimensionale.
Utilizzando il tasto destro del mouse, da qualsiasi toolbars, apparirà un elenco come in figura dove poter inserire, a nostro piacere, gli strumenti necessari per personalizzare la nostra area di lavoro.


Terminata la disposizione, può essere salvata come area di lavoro personalizzata da menu: Strumenti / Aree di lavoro / Salva corrente con nome...

Inserire tutte le toolbars come in figura per poter procedere con i prossimi argomenti.

Dal 2D al 3D

E' possibile creare solidi e superfici 3D con forme elementari oppure mediante la combinazione o l'estensione di oggetti esistenti.
Un solido 3D può essere creato estrudendo una figura 2D lungo una traiettoria specificata in uno spazio 3D.
Le forme 3D di base, solidi elementari o primitive 3D, come cubo, sfera, cilindro, cono, piramide, cuneo e anello, possono essere combinate per creare solidi complessi.




domenica 22 settembre 2013

Blocchi con attributi

Un attributo è un etichetta o un contrassegno che consente di associare i dati ad un blocco. Alcuni esempi di dati che possono essere contenuti in un attributo sono i numeri di parte, i prezzi, i commenti o i nomi dei proprietari. Il contrassegno equivale al nome di una colonna in una tabella di database. 

Nell'illustrazione che segue viene illustrato un blocco con quattro attributi:

TIPO, PRODUTTORE, MODELLO e PREZZO.

Le informazioni degli attributi estratte da un disegno possono essere usate in un foglio elettronico o in un database per produrre una lista di parti o una distinta dei materiali. Ad un blocco possono essere associati più attributi, a condizione che ciascuno di essi abbia un'etichetta diversa.
Gli attributi possono essere "invisibili". Un attributo invisibile non viene visualizzato o stampato; tuttavia, le informazioni relative agli attributi vengono memorizzate nel file di disegno e possono essere scritte in un file di estrazione da usare in un programma di database.
Ogni volta che si inserisce un blocco con attributo variabile, verrà automaticamente richiesto di digitare i dati da memorizzare con il blocco. Per i blocchi possono anche essere utilizzati attributi costanti, ovvero il cui valore non cambia. Gli attributi costanti non richiedono l'immissione di un valore quando si inserisce il blocco.

Procedura:

realizzare per prima un elemento da trasformare poi in blocco;
per creare il primo degli attributi da menù: Disegna / Blocco / Attributo...
oppure digitare: DDATTDEF

finestra definizione attributo:


per inserire la seconda definizione attributo ripetere come la prima, ma selezionare "allinea sotto la precedente definizione dell'attributo", come segue nell'illustrazione:


Adesso possiamo trasformare il tutto in blocco, comprendendo gli attributi nella selezione.

Quando la procedura per creare il blocco sarà terminata, gli attributi si renderanno invisibili, come da impostazione, e apparirà la finestra "Edita attributi" per un riepilogo delle caratteristiche che abbiamo inserito.

Visibilità attributi e modifica:

comando: VISATT 
Normale: impostazione predefinita
ON: tutte le scritte sono visibili
OFF: tutto spento

comando: EDITATT
vedere e/o modificare gli attributi di un solo blocco

giovedì 22 agosto 2013

Inserimento di blocchi e modifica


Inserire un blocco

Da comando "Inserisci Blocco":

1) individuare il nome del blocco;
2) punto di inserimento, specificare sullo schermo;
3) inserire un fattore di scala;
4) impostare la rotazione;
5) ok.

Posizionate il blocco con il suo punto di inserimento prestabilito.

Inserimento multiplo

Inserire una serie di blocchi equidistanti lungo un percorso:

1) Creare e attivare un layer "alberi";
2) da menù a discesa aprire: Disegna / Punto / Dividi
3) selezionare l'oggetto da dividere (percorso);
4) digitare il numero di segmenti o [Blocco]: digitiamo B e invio
5) digitare nome del blocco da inserire: shrub  (vedi post "blocchi")
6) allineare blocco con oggetto?: si
7) digitare numero di segmenti: equivalente ad 1 in più rispetto al numero che devo inserire.

Modificare un blocco

BEDIT, comando da tastiera, modifica definizione blocco.

Selezionare il blocco del disegno corrente per aprire l'editor.

Autocad Design Center


Gestisce e trasferisce contenuti come blocchi e stili.

Utilizzare la vista struttura a sinistra per esplorare i contenuti disponibili e visualizzarli nell'area del contenuto a destra.
Nell'area del contenuto si possono aggiungere elementi ad un disegno e trasferirli in un'altro oppure ad una tavolozza degli strumenti.

mercoledì 21 agosto 2013

Blocchi


Il BLOCCO è un simbolo grafico che rappresenta schematicamente la realtà.

Caratteristiche principali e vantaggi:

- dimensione minore del file di progetto;
- possibilità di cambiare la forma e le proprietà in tutte le copie modificando solo
  l'originale;
- flessibilità nell'inserimento grazie alla gestione della scala, posizione (x,y) e rotazione.

Creare un qualsiasi simbolo o figura da inserire nella nostra libreria dei blocchi:




posizionarsi nel layer 0 e lanciare il comando "crea blocco";





1) specificare un nome per il blocco;
2) in "punto base" selezionare l'opzione "specifica sullo schermo";
3) selezionare oggetti, invio;
4) impostare l'opzione "Mantieni" (Retain)
    (per successive modifiche non convertiremo l'originale in blocco);
5) inserire una descrizione (facoltativo);
6) ok.
7) specificare adesso il "punto base" per il successivo inserimento del blocco e invio.

venerdì 2 agosto 2013

Creazione e modifica - terza parte

Altri comandi utili per creare e modificare:

POLILINEA bidimensionale
Una polilinea 2D è una sequenza collegata di segmenti creati come singolo oggetto piano. E' possibile creare segmenti retti di linea, di arco o una combinazione dei due.


Per creare una polilinea specificare un punto iniziale ed i successivi punti, per creare l'arco come dal punto 6 - 1, specificare l'opzione "Arco" digitando la lettera maiuscola (comando abbreviato) e premendo invio. In questo modo procederemo in modalità arco. Per ripristinare la modalità linea, allo stesso modo, digitare solo le o la lettera maiuscola dell'opzione "Linea" prima di immettere il punto successivo.
In fine per concludere una polilinea chiusa, digitare la o le lettere maiuscole dell'opzione chiudi.

EDITAPOLILINEA
Questo comando serve a convertire una linea o più linee in una polilinea o modificarla:
da tastiera EDITPL
selezionare le linee da editare e scegliere un opzione.

RACCORDA
Arrotonda e raccorda gli spigoli degli oggetti.

Nell'esempio viene creato un arco tangente ad entrambe le linee selezionate. Le linee vengono tagliate fino all'estremità dell'arco. Per creare un angolo acuto, invece, specificare un raggio pari a zero.

Specificare primo oggetto: linea punto A
prima di selezionare il secondo oggetto da raccordare, impostare il raggio di raccordo, digitando le o la lettera iniziale maiuscola dell' opzione "Raggio" e invio.
Specificare raggio di raccordo, invio.
Specificare il secondo oggetto da raccordare: linea punto B

ALLUNGA
Modifica la lunghezza degli oggetti e gli angoli inscritti negli archi.

Il comando allunga potrebbe non comparire di base nella toolbar modifica, perciò nei prossimi posts vedremo come personalizzare l'area di lavoro.
Da tastiera ALLUNGA o LENGTHENG nella versione inglese:
prima di selezionare oggetto, digitare tra queste opzioni:

DElta: aggiunge una lunghezza specifica a quella esistente
Percento: lunghezza percentuale
Totale: riduce o allunga totalmente ad una lunghezza specificata
DInamico: allunga dinamicamente direzionando il cursore fino ad un punto specifico

Selezionare l'estremità della linea da allungare, punto A come da esempio.


sabato 27 luglio 2013

Creazione e modifica - seconda parte

Fondamenta di un edificio.

Creare una serie di righe e colonne di copie degli elementi:




Per distribuire copie di oggetti in qualsiasi combinazione di righe, colonne e livelli, utilizzeremo il comando "serie rettangolare" (array).


Comando: _arrayrect
Selezionare oggetti: selezioniamo il pilastro in basso a sinistra creato precedentemente.
Verrà proposto di selezionare l'angolo opposto per il numero di elementi, ma per una maggiore precisione, premendo invio, selezioneremo l'opzione <conteggio>:

Digitare il numero di righe: 3 (equivalente al numero di travi orizzontali);
Digitare il numero di colonne: 3 (travi verticali);
Specificare l'angolo opposto per la spaziatura degli elementi: (interasse pilastri), oppure in alternativa, premendo direttamente invio, specificheremo noi la distanza tra righe e colonne:
Specificare la distanza tra le righe: 4.30
Specificare la distanza tra le colonne: 4.80
Premere invio per accettare.

martedì 16 aprile 2013

Metodi di selezione e ridefinizione grafica

Prima di passare alla seconda parte di "creazione e modifica" vediamo i metodi che ci permettono di selezionare:
il modo diretto su uno o più oggetti, che abbiamo utilizzato fin'ora e con finestra o finestra interseca. Il tasto SHIFT + clic su oggetto o + finestra / interseca per deselezionare.


Selezione con finestra, da sinistra a destra, selezionerà solo oggetti inclusi all'interno, escluso intersezioni;
con finestra interseca, da destra a sinistra, selezionerà anche gli oggetti intersecati.

Ridefinizione grafica:

Tra passaggi di zoom eccessivi è possibile notare una perdita di definizione grafica, come ad esempio una figura curva potrebbe apparire spigolosa, ma solo a livello grafico.
Con la funzione rigenera è possibile ripristinare l'aspetto, per quel livello di zoom:
RIGEN o REGEN per la versione inglese, rigenera l'intero disegno e ricalcola le coordinate dello schermo di tutti gli oggetti contenuti nella finestra corrente. Inoltre, aggiorna l'indice del database dei disegni per ottimizzare le prestazione relative alla visualizzazione e alla selezione degli oggetti

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sabato 13 aprile 2013

Creazione e modifica - prima parte

Prospetto di un edificio.

Prima di procedere, consiglio di non tralasciare l'impostazione iniziale di disegno.



Immissione con coordinate cartesiane dirette e unità impostate in base al sistema di misura
1-2  Linea, specificare un primo punto, punto successivo 300
2-3  Linea, 200 (lunghezza)
3-4  Linea, 100
4-5  Polare 40° (angolazione), Linea, 300, invio per concludere.
1-6  Linea, agganciarsi al punto 1 con Snap "punto finale", 100, invio per concludere.
6-7  Comando Offset per duplicare entità parallele e cerchi concentrici:
       Specificare distanza di offset: 100 (distanza da segmento 1-2)
       Selezionare l'oggetto di cui eseguire l'offset: (segmento 1-2)
       Specificare punto su lato di cui eseguire l'offset: (clic a destra rispetto 1-2)

8-9  Offset 300 di segmento 6-7
7-8  Comando Cerchio, di predefinito ci chiede di specificare il centro del cerchio, ma 
       non conoscendolo possiamo specificare "2P", invio (2 punti)
       agganciarsi con snap "punto finale" al punto come prima estremità del diametro del 
       cerchio, poi specificare seconda estremità agganciandosi al punto 8.
       Taglia, comando per eliminare parte del cerchio:
       Selezionare oggetti o <seleziona tutto>: (limiti di taglio, segmenti 6-7 / 8-9);
       dopo aver premuto invio, selezionare la parte da eliminare tra i limiti di taglio.
       Se invece di selezionare oggetti (limiti di taglio) diamo direttamente "invio", si 
       imposterà <seleziona tutto>, il quale troverà automaticamente dei limiti di taglio.
9-10 Linea 100
10-11-12-13 Comando Specchio, Selezionare oggetti: (per creare copia speculare)
        selezionare gli oggetti compresi nei punti 6-7-8-9 (3 oggetti), invio
        Specificare primo punto della linea speculare:
        agganciarsi con Snap "punto medio" del segmento 9-10 e direzionarsi ortogonalmente 
        in verticale.

Aggiungiamo altri elementi di completamento:


1-2  Linea da punto 1 a 2 con Snap "punto finale"
3-4  Offset di 1-2, distanza 25 verso il basso
5-6-7-8  Comando Rettangolo, con inserimento di coordinate cartesiane relative (c.c.r.):
      Specificare primo angolo: punto 5, con Snap "punto finale"
      Specificare un altro angolo opposto: @100,100
      (per il rettangolo si utilizzano c.c.r. per impostare il primo angolo come origine)
9-10 Rettangolo, Snap "punto finale" da punto 6 a Snap "punto medio" di 3-4
   11 Rettangolo, Snap "punto finale" 9 a "punto finale" 4

Inserire un tratteggio:


questa finestra ci permette di impostare il tipo di tratteggio, la scala e la posizione.
Per creare il tratteggio sul tetto dell'edificio, ho utilizzato il modello AR-RSHKE tra i tipi predefiniti, nella seconda parte vedremo anche il tipo "definito dall'utente".
Nella casella campione si può vedere l'anteprima.
Scala 0.02 in base al rapporto di grandezza del progetto.
Angolo per orientare la direzione del tratteggio, in questo caso 0.
Per inserire il tratteggio si può scegliere di selezionare l'oggetto, per esempio un rettangolo, con seleziona oggetti, oppure con scegli punti si può scegliere un punto all'interno di un area.
Nel caso del tetto dell'edificio clicchiamo su scegli punti, dato che i punti 12-13-14-15 fanno parte di elementi differenti e quindi non costituiscono un oggetto proprio, chiuso:


Selezionare il punto interno:
dopo aver selezionato l'area compresa tra i punti 12-13-14-15 riapparirà la finestra delle impostazioni dove si può verificare il tratteggio con "anteprima" oppure concludere con "ok".
Per il tratteggio 5-6-7-8 possiamo usare seleziona oggetti per l'inserimento, dato che abbiamo la possibilità di selezionare un entità come il rettangolo, in questo caso.
A questo punto possiamo duplicare gli elementi uguali con il comando copia:
Selezionare oggetti: (rettangolo 5-6-7-8)
agganciare il punto 5 dell'oggetto da copiare con Snap "punto finale";
spostare l'oggetto copiato sul punto 11, clic per agganciare e al punto 17, sempre con Snap "punto finale";
Invio per concludere il comando.

giovedì 4 aprile 2013

Impostazione preliminare di disegno

I files prototipi (*.dwt).

La procedura per l'impostazione iniziale di un disegno comprende: unità di misura, precisione, limiti, griglia, snap e creazione di layers.
Tali criteri permettono un corretto sviluppo dei progetti ed una migliore organizzazione.

1) Stabilire la corrispondenza di 1 unità di AutoCad con 1 unità di misura Reale e il
    numero di cifre decimali per la precisione:
    menù a tendina, Formato, Unità..., Scala di inserimento (unità) / Precisione: (0.0000)
2) Calcolo ingombro reale del progetto con un margine di sicurezza e impostazione dei
    limiti del disegno:
   -Comando: LIMITI, invio
   -Specificare angolo inferiore sinistro o [on/off] <0.00,0.00>: premere, invio, per
    accettare questo valore predefinito in coordinate cartesiane assolute (c.c.a);
   -Specificare angolo superiore destro <0.00,0.00>: inserire c.c.a. dell'angolo opposto;
3) Attivare la griglia (F7) e impostarla da pulsantiera (terzo da sinistra) nella barra di stato
    con tasto destro del mouse;
4) Osnap: attivare solo quelli necessari; (vedi procedure di disegno)
5) Zoom Tutto: Z, invio, T, invio, per avere una visione completa dell'area di progetto;
6) Creazione di layers (livelli):

    I layers sono come dei fogli di carta lucida trasparente sovrapposti, dove organizzare i
    vari elementi del disegno. Le principali proprietà sono: Nome, On/Off, Congela, 
    Blocca, Colore, Tipo di linea, Spessore...
7) Salvare come modello template (*.dwt) per evitare la stessa procedura in un successivo   
    progetto analogo:
    File, Salva con nome..., Tipo file: Modello di disegno di AutoCAD (*.dwt).

domenica 24 marzo 2013

Procedure di disegno

Sistema di riferimento tridimensionale,

AutoCad utilizza un sistema di coordinate cartesiane, polari e dirette per individuare la posizione assoluta o relativa di un punto nello spazio.

Le coordinate cartesiane, per la localizzazione dei punti nello spazio tridimensionale, sono un insieme di assi cartesiani, X, Y, e Z, che formano tre piani: XY, XZ e YZ.
Ogni punto è identificato da tre coordinate (x,y,z), che rappresentano ognuna la distanza del punto nel piano rispetto all'origine.


Il punto 1 in figura è identificato come: x 100, y 80, z 0.
Se proviamo ad eseguire il comando linea, inserendo nella riga di comando queste coordinate, 100,80,0, il primo punto della linea si posizionerà in assoluto, come in figura, nel piano XY.
Attenzione, la virgola serve esclusivamente per separare l'inserimento delle coordinate, per i decimali deve essere utilizzato un punto:  50.55 , 80.1 , 0

Coordinate polari, un sistema dove ogni punto nel piano è identificato da un angolo e una distanza, rispetto ad un punto fisso detto "polo". Utilizzato nelle situazioni in cui le relazioni tra due punti si esprimono in termini di angoli e distanza.
Nel sistema di coordinate cartesiane tale relazione può essere espressa tramite funzioni trigonometriche, per evitare questo, si introduce il metodo di inserimento relativo;



dopo aver posizionato il primo punto 1 in assoluto (100,60,0), possiamo fare in modo che l'origine non sarà più il punto 0,0,0 ma in questo caso il punto 1, procedendo come segue:

Comando: LINEA
Comando: Specificare primo punto: 100,60  (possiamo omettere il valore Z se è 0)
Specificare punto successivo o [Annulla]: @100,0
Specificare punto successivo o [Annulla]: @100<120

la chiocciola, davanti al valore, serve ad impostare un nuovo punto di origine temporaneo.

Coordinate dirette, utilizzate più frequentemente, vanno immesse direttamente dopo aver lanciato un comando, impostando il primo punto (relativo o assoluto) e la direzione dell'oggetto (linea), con l'ausilio di alcune funzioni del programma, come orto, polar e osnap:




Con la funzione orto (ortogonale), attivabile da pulsantiera nella barra di stato o con F8, vincoleremo il movimento del cursore parallelamente a X e Y.

Con il polar (polare), vincoleremo il movimento angolare del cursore, sempre da pulsantiera per attivare/disattivare e tasto destro del mouse, "impostazioni...", per impostare l'angolo. In questo modo si sfrutteranno le coordinate dirette.

Gli osnap (object-snap), sono delle "calamite ad oggetto" che servono per l'ancoraggio dei vari punti dello stesso.
In figura (sopra) è mostrato lo Snap "punto finale" che, se attivo, compare con un simbolo quadrato al passaggio del cursore in prossimità del punto, interagendo col comando in corso.
Tutti gli altri Snap utili si possono impostare dal pulsante nella barra di stato, tasto destro del mouse, oppure attivare/disattivare con F3 quelli precedentemente impostati.



mercoledì 20 marzo 2013

Metodi per dare i comandi

Dopo aver osservato l'impostazione dell'interfaccia con gli strumenti di base, passiamo ai vari metodi per dare i comandi:

1) Menù a tendina, dove si trovano tutti i comandi, ma in più passaggi.

2) Toolbars, con un clic su iconcina relativa al comando.

3) Riga di comando, scrivendo da tastiera il comando per intero, ad esempio: LINEA, invio. Oppure abbreviato L, invio.


Altri esempi di comandi da tastiera con abbreviazioni:

L (LINEA), C (CERCHIO), RT (RETTANGOLO), PL (POLILINEA), E (ESPLODI).

NOTA: Nella versione inglese alcuni comandi sono diversi come REC invece di RT per il rettangolo, oppure E (CANCELLARE) invece di ESPLODI.